Noi del Drappobianco, www.drappobianco.it abbiamo lanciato un Progetto denominato Trimarano.
Nel corso degli ultimi due anni questo progetto, soprattutto sull’argomento Fiscalità, è stato oggetto di confronto con il precedente Governo, nello specifico con la Forza Politica di Maggioranza Relativa, con la quale sono intervenuti tavoli di lavoro finalizzati alla Visione del Futuro, soprattutto per imprenditori e cittadini.
Perché il Tema Fiscale? Noi del Drappobianco nasciamo come unione di imprenditori e cittadini che, delusi per decenni e decenni rispetto alle proprie istanze e aspettative, si uniscono senza più interposizione e/o corpi intermedi inefficaci per incidere in qualche modo sulla vita pubblica, credendo nel Futuro e nelle Potenzialità di queste Paese.
Da imprenditori e da cittadini abituati a lavorare e a progettare il Futuro, anche prima della Pandemia che ha colpito il Nostro Paese, il Drappobianco non ha mai pensato che la soluzione dei problemi del Nostro Paese fossero, soprattutto ragionando a lungo termine, aiuti di Stato ovvero mini interventi spot: il Drappobianco crede e ha sempre creduto come l’iniziativa libera e privata costituisse la vera base solida su cui ripartire e progettare anche il Nostro Futuro.
Nel progetto Trimarano il Drappobianco stimola il Legislatore, la Ragioneria di Stato ovvero la Politica in Generale a svolgere un cambio totale di paradigma.
Possediamo (e forse molti ce lo invidiano) un risparmio privato che ammonta al triplo del debito pubblico attuale. Bisogna liberare queste forze, bisogna dare loro la Leva e lo stimolo corretto.
Ecco perché la Leva Fiscale è ritenuta fondamentale per il Drappobianco, come da troppi decenni molti affermano senza poi dar seguito ai buoni propositi.
Il Progetto Trimarano mira a spostare la tassazione sui consumi anziché sui redditi, a modificare in modo progressivo la tassazione ovvero a creare un “circolo virtuoso”, di per sé stesso capace di combattere e/o negare la grande Evasione/Elusione Fiscale ancora sussistente in Italia, anche a causa di una tassazione e di una modalità di escussione datata e oramai non “consona” ai Tempi Moderni.
Per maggiori informazioni visitate il nostro sito www.drappobianco.it e troverete la Riforma Fiscale strutturale proposta dal Drappobianco, a suo tempo condivisa dal team del Futuro preposto al Mise dal Partito di Maggioranza relativa dell’attuale Parlamento.
Se non ora quando? Questo è il nostro motto. Non è più Tempo di rimandare. Soprattutto ora che Parametri e pareggi di Bilancio sono sospesi. Soprattutto ora che la Spesa Pubblica è stata necessariamente aumentata per la Pandemia, ma non può e non deve continuare a crescere (come erroneamente svolto negli ultimi 50 anni in questo Paese da ogni Governo avvicendatosi).
Qui di seguito, invero, sono state presentate le linee guida della Nuova Riforma Fiscale 2021 annunciata anche dal Governo appena insidiatosi, mutamento che va nella Direzione tanto auspicata ma che nel nostro piccolo, noi del Drappobianco riteniamo ancora troppo poco Coraggiosa e Rivoluzionaria, anche per le stesse “Casse dello Stato” che viceversa noi del Drapp bianco abbiamo tenuto in debita considerazione.
Ecco la bozza di Riforma fiscale 2021, nello specifico le linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: una parte delle risorse del Recovery Fund verrà usata per cambiare le aliquote Irpef e IVA e diminuire così la pressione fiscale.
Le linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono state diffuse il 16 settembre, e pare che finalmente l’Italia si adeguerà alle direttive europee di spostare la tassazione dalle persone alle cose.
Questo significa che non cambierà solo l’Irpef, ma anche l’IVA: alla riforma fiscale è dedicato un’intera sezione delle linee guida.
Riforma fiscale 2021: come cambia l’Irpef
La riforma fiscale 2021 inizia a prendere forma, e la verità è che i tempi sono brevi e le cose da fare sono tante. Nelle linee guida anticipate dall’Ansa su come il Governo ha intenzione di impiegare le risorse del Recovery Fund.
Si legge nel Piano di Nazionale di Ripresa e Resilienza nella sezione dedicata alla riforma del Fisco:
“Una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale.”
La riforma dell’Irpef è stata annunciata da tempo, anche prima dell’inizio della pandemia, anche se ovviamente l’arrivo dell’emergenza sanitaria ha ritardato i lavori. Per ora i commercialisti hanno proposto l’abrogazione dell’aliquota del 38%, ma sul taglio delle aliquote Irpef il Governo ancora non si è pronunciato.
Sono due i pilastri della riforma Irpef attualmente diffusi: il taglio delle tasse sul lavoro (il cosiddetto cuneo fiscale), che va ad agevolare soprattutto il ceto medio, e l’assegno unico per le famiglie, che rivoluziona tutto il sistema a sostegno dei nuclei familiari.
Taglio delle tasse e assegno unico: i punti saldi della riforma fiscale
Riforma fiscale 2021: nessun aumento IVA
Ma il nuovo sistema di tassazione annunciato nelle suddette linee guida si sposta dalle persone alle cose, quindi a cambiare non saranno solo le aliquote Irpef, ma anche dell’IVA e dell’Ires.
La revisione dell’IVA però è ancora tutta da tracciare. Il punto di partenza sono le tre aliquote attuali:
- quella minima del 4% per i beni primari come gli alimenti;
- quella agevolata del 10%;
- quella ordinaria del 22%.
Si legge nelle linee guida che:
“il Governo ha deciso di disattivare anche tutti gli aumenti di IVA e accise previsti dalle clausole di salvaguardia.”
Questo significa che non ci sarà un aumento dell’IVA nel 2021: anche se quest’anno le clausole di salvaguardia erano state disinnescate, l’ombra di un possibile aumento rimane sempre. Sembra invece che il rincaro dei prezzi sia stato scongiurato anche per il prossimo anno.
Non resta che attendere maggiori informazioni ufficiali su come Irpef e IVA cambieranno nella prossima Legge di Bilancio, auspicando noi del Drappobianco che la grande mole di lavoro da noi condivisa con il Mise negli ultimi due anni non venga smarrita.
Se non ora quando???