Giovanni è presidente del DrappoBianco e da anni si batte per abbattere l’attuale sistema, corrotto e traditore del popolo Italiano, per creare un mutamento e una rinascita del nostro sistema sociale.
Questa è una delle interviste che ha rilasciato ai membri del Drappo.
Giovanni, Lei è il presidente di “Movimento Popolare Drappobianco”.
Come mai ha deciso di guidare questo sodalizio?
Si, sono stato eletto presidente con votazione unanime di tutti i fondatori del gruppo. Ho accettato l’incarico per difendere i valori e i principi fondanti del nostro movimento e della costituzione italiana. Vogliamo cambiare le cose.
Qual è la sua attività nel ruolo di presidente del Movimento?
Coordinatore del gruppo e partecipante attivo a tutte le iniziative per creare aggregazione sul territorio e contatti con altri gruppi che ci accomunano.
È soddisfatto della risposta delle persone all’adesione al Movimento?
Si sono molto soddisfatto il più difficile l’abbiamo fatto creando un gruppo di lavoro molto efficace con attivisti e sostenitori nella nostra zona ma anche in tutta Italia. Lo tsunami è partito, le adesioni ci sono e molti simpatizzanti, che sono alla finestra, stanno sconfiggendo, tramite la nostra comunicazione, gli stati d’ansia e le paure che li trattenevano.
Crede che si possa fare di più? Se sì, come?
Chi si ferma è perduto. C’è sempre molto da fare e creare.
Le idee e i buoni propositi non ci mancano siamo lavoratori instancabili e intraprendenti che hanno saputo creare senza grandi risorse e dispendi il nocciolo duro del movimento.
Con il mailing e una buona comunicazione nei social arriveremo al cuore delle persone dando loro il coraggio perduto e motivo di ribellione.
Quali sono i Vostri programmi per il breve futuro? E a lungo termine?
Aggregazione, far conoscere il simbolo e il credo del drappobianco.
Creazione di community, reti per il lavoro e di pronto soccorso
Faccia un saluto ai sostenitori del Drappo
Volevamo un simbolo e un credo.
Grazie in primis a Giuseppe Caggiano, fondatore del Drappo, che ha avuto per primo il coraggio di esporsi.
Oggi, la famiglia del drappo sta crescendo.
Grazie a tutti per l’impegno e i sacrifici che stiamo facendo, senza lucro.
Molte soddisfazioni e traguardi ci aspettano.